progetto:

CO.RE. – Comunità in rete per il contrasto alla violenza sui minorenni stranieri

01/04/2021
28/02/2023

Linea di Finanziamento

Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione –
A valere sul Fondo Asilo Migrazione ed Integrazione (FAMI 2014-2020)Obiettivo Specifico 2.Integrazione / Migrazione legale – ON 3 – lett. j) Governance dei servizi Interventi di sistema per il rafforzamento della prevenzione e del contrasto delle violenze a danno di minori stranieri.
Prog. 3576 – CUP B59J20000900006c

calendario eventi e incontri

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CO.RE. – Percorso Formativo: “Minorenni stranieri e trauma: profili, bisogni e sfide della presa in carico multiagenzia”
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Descrizione progetto:

Dall’indagine su abuso e maltrattamento all’infanzia del 2018 di CISMAI/Terres des Hommes, si stima che siano oltre 91mila i minorenni maltrattati in Italia e che la percentuale di minorenni stranieri in carico ai Servizi per maltrattamento è tre volte maggiore rispetto a quella dei minorenni italiani: su 1.000 minorenni in carico per maltrattamento 23 sono stranieri e 7 italiani.
La presenza straniera nei servizi residenziali per minorenni è cresciuta negli anni fino a rappresentare il 40% degli accolti (il 27% nel 2010), con una quota di minori stranieri non accompagnati pari al 60% del totale degli stranieri.
Conformemente a questo scenario, Istituto Don Calabria e CNCA, che complessivamente raggiungono circa il 20-25% dei minorenni attualmente accolti nei servizi di accoglienza residenziale e diurna per interventi di tutela, registrano nei propri servizi una percentuale di minorenni stranieri quantificabile come almeno il 30% del totale. I minorenni stranieri spesso presentano una combinazione di quei fattori di rischio (individuali, relazionali, comunitari e sociali) che aumentano le probabilità per bambini e bambine di subire maltrattamenti di varia intensità e gravità, individuati nel corso degli anni dalla comunità scientifica e che richiedono un’affinata sensibilità e capacità di intervento da parte dei servizi.

All’interno certamente di un quadro generale di fragilità e frammentarietà dei servizi rivolti ai minorenni e alle famiglie nel nostro Paese e di difficoltà nell’integrazione socio-sanitaria degli interventi specificatamente rivolti alle vittime di abuso e maltrattamento all’infanzia è evidente dai dati mostrati che i minorenni non autoctoni scontano più degli italiani gli effetti della fragilità del sistema oltre che gli specifici fattori di rischio di esposizione a violenza, traumi e rivittimizzazioni.

Ma chi sono i minorenni stranieri nel nostro paese? A quali profili si fa riferimento? A quali specifici fattori di rischio sono esposti? A quali forme di violenza? A quali traumi? Quali conoscenze e competenze sono necessarie nel lavoro con i minorenni stranieri vittime di violenza, abuso e maltrattamento e le loro famiglie?

Questi quesiti certamente interessano tutti gli attori che a vario titolo intervengono con compiti di tutela e di cura, nel progetto Co.RE “Comunità in rete per il contrasto alla violenza sui minorenni Stranieri” sono al centro di un’azione di formazione, confronto e sperimentazione che ha come interlocutori principali gli operatori delle comunità di accoglienza, i servizi diurni e gli altri servizi a sostegno dei minorenni e delle famiglie dell’Istituto Don Calabria (Capofila) e di CNCA Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza, ma anche i segmenti di intervento presidiati dal sistema di tutela istituzionale (sistema giudiziario, servizi sociali, servizi di cura, ecc.).

Obiettivo del progetto è quello di innalzare le capacità del sistema di presa in carico dei minorenni vittime di abuso e maltrattamento e di attivare interventi adeguati rispetto alla complessità e multidimensionalità dei bisogni dei minorenni stranieri, attraverso un più qualificato e pertinente apporto degli enti accreditati del terzo settore.

Ulteriore obiettivo è quello di sollecitare un confronto sovra-territoriale tra gli attori a vario titolo coinvolti nella protezione dei minorenni, per promuovere un ripensamento delle strategie di intervento e delle prassi di lavoro mettendo a sistema l’esperienza maturata nei territori, per migliorare la capacità di prevenire, intercettare e contrastare la violenza e l’abuso sui minorenni stranieri.

Saranno a cura di IPRS e della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano le attività di formazione e aggiornamento delle competenze, rivolte agli operatori nei 19 territori su cui insiste il progetto, sia inerenti alle modalità di organizzazione del servizio e di pianificazione degli interventi, sia relativamente a temi specifici del lavoro con i minorenni stranieri.

Nello specifico IPRS, negli ultimi 6 anni di attività, ha maturato specifiche competenze nell’ambito sia nell’intervento diretto con minorenni vittime di abuso e maltrattamento all’infanzia (come ente gestore dei Centri Famiglia del Municipio XIV e del Municipio X di Roma Capitale e del Centro Aiuto al Bambino Maltrattato e alla Famiglia e con i progetti R.I.T.M.I. e TU.M.I.V.EDI.!), sia nella riflessione metodologica sulla presa in carico dei minorenni esposti a violenza e traumi (si segnalano in merito i progetti Violenza 0! e I.N.T.I.T.).

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