Chi siamo

Dal 1987 osserviamo e analizziamo, con gli strumenti della psicoanalisi e delle scienze sociali, i processi e i cambiamenti che attraversano la società contemporanea.
Negli anni ci siamo specializzati nell’analizzare fenomeni di disagio, marginalità, devianza, discriminazione, razzismo e fragilità, non soltanto per orientare le pratiche di chi si prende cura, con uno sguardo multidisciplinare, ma anche perché sentiamo forte l’impegno etico e sociale.
Abbiamo iniziato a occuparci di fenomeni sociali quando ancora il paradigma psicoanalitico dominava culturalmente. Oggi, sono passati molti anni, la capacità innovativa della psicoanalisi sembra essersi ridotta, seppure è del tutto evidente che molti dei concetti che essa ha introdotto sono ormai patrimonio condiviso.
Nel corso di questi quasi trent’anni il nostro mondo è cambiato: fenomeni che iniziavano ad affacciarsi, come l’immigrazione, sono divenuti strutturali; le famiglie oggi si offrono a configurazioni allora appena immaginabili; comportamenti sessuali ancora fortemente stigmatizzati hanno guadagnato almeno un rispetto di facciata; la rivoluzione nelle comunicazioni e nei trasporti ha stravolto il mondo.
E tuttavia, nel loro costante rinnovarsi, le sofferenze sociali e individuali hanno sempre lo stesso volto tragico, di vita offese, di dignità sottratte, di povertà inaccettabili, di infanzie rubate, di sistemi educativi e rieducativi in costante affanno.
È necessario guardare a tutto questo con uno sguardo capace di tenere la complessità dei fenomeni, e quindi capace di mutuare da approcci teorici diversi, e tuttavia la psicanalisi, quando non scivola in una dimensione irenica e consolante ma mantiene la sua capacità di guardare nell’Acheronte dei destini umani, mantiene una sua potenza esplicativa.
È stato per noi possibile mettere in pratica tutto questo grazie a una molteplicità di progetti a livello nazionale e europeo, su temi quali il disagio giovanile, l’immigrazione e le politiche di integrazione, il razzismo e la discriminazione, la devianza e i sistemi di giustizia, l’istruzione e il contrasto alla dispersione scolastica, il volontariato e la cittadinanza attiva, che ci hanno anche permesso di entrare in contatto e collaborare con colleghi in Università e altri centri di ricerca che molto spesso sono divenuti anche amici, da cui abbiamo imparato molto e che non possiamo ricordare tutti.
Iscritti come Istituto privato di Ricerca presso l’anagrafe nazionale della ricerca del MIUR, lavoriamo in Italia e in Europa con amministrazioni pubbliche nazionali, regionali, locali e con una importante rete di Università e centri di ricerca pubblici e privati.
L’IPRS si è dotato, inoltre, di un Codice Etico, di un Modello di Organizzazione/Gestione e di un Organismo di Vigilanza ai sensi del Decreto Legislativo 231 del 2011.
Da maggio 2023 l’Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali è iscritto presso il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) diventando quindi una associazione appartenente all’Ente del Terzo Settore (E.T.S.).