progetto:

Prevenzione e contrasto Violenza contro le donne

30/11/2023
31/07/2025

Descrizione progetto:

“Servizio di assistenza tecnica per la progettazione
di strategie e azioni e per lo sviluppo di politiche di
PREVENZIONE E CONTRASTO VIOLENZA CONTRO LE DONNE
anche nel più ampio contesto delle pari opportunità
fra uomini e donne”

Il Servizio di Assistenza Tecnica offerto alla Regione Lombardia ha una finalità specifica relativa all’applicazione delle nuove Intese, ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra Governo, Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano, riguardanti l’acquisizione di standard di lavoro adeguati rispetto a tre servizi centrali nel contrasto alla violenza e nel sostegno alle vittime: i Centri antiviolenza, le Case rifugio e i Centri per uomini autori di violenza domestica e di genere.
Le suddette Intese implicano un processo di adeguamento delle strutture e degli standard di intervento in tempi rapidi e decisi (entro giugno 2024 per CAV e CUAV, entro giugno 2025 per le Case Rifugio) con riguardo all’accessibilità dei servizi, alle professionalità, alle prassi di lavoro, alla comunicazione e alla sinergia tra servizi e le modalità di organizzazione dei dati e deve collocarsi necessariamente all’interno di un sistema chiamato a muoversi in modo teoricamente coerente. Accompagnare tali strutture verso l’adeguamento agli standard richiesti, implica, infatti, garantire che tutti gli attori condividano i presupposti teorici che animano il Piano Strategico Nazionale Sulla Violenza Maschile Contro, conoscano il senso delle prassi di lavoro che ispirano i vari servizi, e si muovano coerentemente nell’azione di contrasto e presa in carico.
Affinché tale azione – che va intesa come un’azione di stimolo e di accompagnamento di tipo tanto culturale quanto operativo – produca un reale miglioramento del sistema, la stessa deve collocarsi entro un più complessivo sforzo di ripensamento delle modalità operative e della crescita culturale dell’intero sistema.

In premessa tali intese, tanto nei richiami alle leggi in materia quanto nei considerati, espongono, infatti, le considerazioni che fanno da sfondo al processo di definizione di standard minimi di intervento, considerazioni che fanno riferimento, secondo una lettura complessiva, alle seguenti necessità:

  • definire criteri omogenei a livello nazionale nelle modalità di azione, sostegno, consulenza e trattamento delle vittime e degli autori
  • rendere omogenea la presenza dei centri e delle strutture a livello nazionale garantendo continuità alla loro operatività
  • evitare forme di vittimizzazione secondaria e ripetuta delle vittime
  • promuovere modalità omogene di rafforzamento dei servizi e delle reti a livello territoriale

Tale trasformazione – alla luce di quanto emerge dai dati di contesto sulla presa in carico delle vittime e sul reale successo dei percorsi di uscita dalla violenza – implica un’azione di sostegno e promozione che guardi non solo ai Centri e alle strutture ma anche a tutti gli attori che necessariamente interagiscono con essi, mirando a raggiungere una reale ricomposizione della rete di offerta. L’approccio complessivo dell’intervento richiamato, è profondamente ispirato dalla Convenzione di Istanbul del 2011 e dalla legge attuativa di tale Convenzione in Italia (Legge n. 77/2013) nonché dalla ulteriore normativa prodotta in materia in Italia, tra cui in particolare, il decreto-legge n. 93/2013 convertito nella legge n. 119/2013, recante disposizioni in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, oltre che dal piano Piano Strategico Nazionale Sulla Violenza Maschile Contro le Donne 2021-2023 con i suoi punti cardine e direttive di attuazione.

Date le premesse, il progetto mette a disposizione competenze diversificate per interventi di assistenza tecnica alla Regione Lombardia nei seguenti ambiti di attività:

  1. Supporto allo sviluppo di strumenti e politiche volti al:
    – Rafforzamento della governance e del coordinamento tra interventi pubblici e privati per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere e l’assistenza alle vittime.
    – Sviluppo di un modello di governance che assicuri l’integrazione delle reti esistenti. 
    – Azioni di informazione e sensibilizzazione. 
    – Analisi di benchmark.
    – Sviluppo di azioni innovative
  2. Supporto specialistico alla capacità istituzionale e amministrativa in materia di contrasto alla violenza di genere e in particolare per:
    – La corretta applicazione delle normative antiviolenza europee, nazionali, regionali.
    – Applicazione delle Intese relative ai requisiti minimi di Centri Antiviolenza, Case Rifugio, Centri per Uomini Maltrattanti.
    – Sviluppo di strumenti quali bandi, accordi di collaborazione, manifestazioni di interesse per lo sviluppo di azioni di supporto alle vittime e di contrasto alla violenza.
  3. Governance, monitoraggio e rendicontazione
    – Analisi delle buone prassi europee ed extraeuropee.
    Monitoraggio dei risultati e valutazione degli impatti e delle politiche. 
    Individuazione di soluzioni di infrastrutturazione informatica del sistema di governance relativamente al flusso e all’analisi dei dati sul fenomeno e all’accesso ai servizi antiviolenza.

Per poter affiancare Regione Lombardia in un’azione di così ampia portata, l’RTI mette a disposizione un pool articolato e differenziato di competenze che integrano in maniera efficace esperienze nell’ambito dell’assistenza tecnica su fondi nazionali e europei, eccellenze nella programmazione, progettazione e valutazione delle politiche sociali e sanitarie e della loro integrazione e nella conoscenza della specifica condizione di vulnerabilità della donna vittima di violenza di genere e di violenza domestica e del funzionamento dei servizi che concorrono all’intervento nei casi di violenza.

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