progetto:

SERV: Servizi e diritti per le vittime di reato

01/10/2019
30/09/2021

Linea di Finanziamento

EUROPEAN COMMISSION – DIRECTORATE-GENERAL JUSTICE AND CONSUMERS – Programme and financial management – Grant Agreement number: 847356 — JUST-AG-2018/JUST-JACC-AG-2018       

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Victim Support Services in Europe: Towards National Models – Progetto SeRV
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output di progetto

Descrizione progetto:

SeRV- Servizi e diritti per le vittime di reato (https://sisu.ut.ee/serv/services-and-rights-victims-crime) è un progetto finanziato dalla Commissione Europea – DG Giustizia. L’Università di Tartu (Estonia) è l’ente coordinatore del progetto che ha come partner l’Istituto Psicoanalitico per le Ricerche sociali (Italia), l’Università Cattolica di Porto (Portogallo), il Christliches Jugenddorwerk Deutschlands (Germania), l’Associacion Consensus (Spagna) e la West University di Timisoara (Romania).

Il progetto avrà la durata complessiva di 24 mesi e come obbiettivo generale intende rafforzare i servizi a sostegno delle vittime, offerti dal privato sociale in cooperazione con il servizio pubblico, creando delle reti strette e coesive, capaci di assicurare un sostegno onnicomprensivo alle vittime di reato e lo sviluppo di modelli innovativi di sostegno alle vittime.

La direttiva 2012/29/UE che istituisce norme minime in materie di diritti, assistenza e protezione alle vittime di reato, garantisce che alle vittime di reato siano riconosciuti dei diritti particolari, che vengano trattate con rispetto, che ricevano adeguata protezione e assistenza e possano accedere a percorsi di giustizia. Nel rafforzare i diritti delle vittime anche per quanto riguarda l’informazione, la Direttiva prevede che gli Stati membri garantiscano un’adeguata formazione in relazione alle esigenze delle vittime per gli operatori e i funzionari che entrano in contatto con le vittime e incentivino la cooperazione tra gli Stati membri e la coordinazione dei servizi nazionali sulle loro azioni relative ai diritti delle vittime di reato. L’esigenza di rafforzare la tutela delle vittime di reato e in particolare di migliorarne il sistema di assistenza, al fine di assicurarne un’attuazione uniforme ed adeguata, ha evidenziato come l’offerta dei servizi e la tutela a sostegno delle vittime si sviluppi attualmente in una dimensione non governativa: non esiste in Italia un servizio pubblico che si occupi in maniera specifica delle vittime di reato.

L’istituzione di un servizio di assistenza alle vittime coordinato a livello nazionale, riconosciuto e finanziato a livello governativo, garantirebbe la governance di un sistema di intervento che trova negli enti locali e negli altri servizi pubblici presenti sul territorio una rete di riferimento stabile. Un primo passo verso questa direzione è stato fatto dallo Stato italiano con il decreto legislativo 15 dicembre 2015, n.212, in attuazione della direttiva.

Lo sviluppo della cooperazione al livello locale, nazionale e transnazionale, si propone di garantire e sostenere l’attuazione di azioni efficaci e coerenti che, seppur adattate alle esigenze nazionali, mirino al raggiungimento di obiettivi comuni a tutti i Paesi partner del progetto e alla definizione di una cornice operativa per interventi simili in altri Paesi dell’UE, in linea con l’attuazione della Direttiva 2012/29/UE.

Tra gli obiettivi specifici del progetto vi è la volontà di migliorare la comprensione e la conoscenza dei servizi di supporto alle vittime e sostenere la creazione e/o il rafforzamento di reti comunitarie, locali e nazionali. In secondo luogo, il progetto vuole approfondire la comprensione delle modalità attraverso cui i Paesi dell’Unione, portatori di diversità in quanto a tradizioni giuridiche e servizi di assistenza alle vittime, possano rispondere alla Direttiva 2012/9/UE in modo efficace e coerente e promuovere la cooperazione tra ONG che offrono assistenza alle vittime ed a enti/attori pubblici pertinenti (polizia, procuratore di stato, giudici), autorità nazionali e altri fornitori di servizi (ad es. salute mentale). In ultimo ci si propone di fornire ai Servizi di assistenza alle vittime (VSS) un piano strategico per affrontare le lacune e le debolezze del sistema, accompagnato da formazione, sviluppo di capacità e altro supporto per l’attuazione del piano, stimolando l’istituzione di un maggior numero di centri VSS, con particolare attenzione alla fornitura di servizi indirizzati a tutte le vittime di reato.

Per raggiungere questi obiettivi il progetto porterà avanti attività di mappatura dei servizi disponibili per le vittime di reato sul territorio nazionale e assessment organizzativo, svolgerà interviste con le vittime e con operatori dei servizi di assistenza per le vittime e attuerà l’analisi e la sperimentazione di nuovi modelli, ideando e realizzando piani strategici per la tutela delle vittime e proponendo seminari di confronto e scambio di pratiche tra esperti di diversi Paesi EU.

In Italia, il progetto SERV coinvolgerà alcuni contesti pilota che diverranno sede di un confronto con le realtà del territorio che offrono servizi alle vittime per un’analisi degli assetti organizzativi, degli approcci metodologici e delle relazioni di cooperazione con i servizi della Giustizia e con gli altri attori dei territori. Le suddette attività, a cura dell’Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali, vengono realizzate in collaborazione con Ministero della Giustizia che ha dato la sua adesione al progetto e, in particolare, con il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità relativamente al lavoro di sostegno al ruolo dei servizi territoriali della Giustizia di promozione dei diritti delle vittime di reato e dell’accesso a servizi di assistenza e consulenza.

 

 

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