progetto:

Minori e giovani adulti – Servizio di sostegno all’USSM di Bologna

07/09/2015
31/12/2016

Linea di Finanziamento

Dipartimento di Giustizia Minorile  – Centro di Giustizia Minorile dell’Emilia Romagna – Ufficio Servizio Sociale Minorenni di Bologna

(Codici identificativi: CIG: ZEA14FE950; CIG: ZEA14FE950; CIG 666352746F)

Descrizione progetto:

Il progetto prevede la realizzazione di un servizio di supporto alle attività dell’Ufficio del servizio sociale per i minorenni di Bologna, rivolto ai minorenni e ai giovani adulti dell’area penale esterna o detenuti in misura alternativa, sostitutiva o ammessi al lavoro all’esterno, articolato nelle seguenti linee di lavoro:

  • attività di presa in carico;
  • accompagnamento educativo-orientamento;
  • ricerca di risorse e inserimento in tirocinio formativo;
  • gestione documentale e inserimento dati nel Sistema Informativo Servizi Minorili (SISM), al fine di consentire l’analisi statistica e la programmazione degli interventi;
  • tutoraggio e monitoraggio.

Il servizio viene realizzato attraverso il potenziamento dell’organico dell’USSM con l’inserimento di 5 assistenti sociali integrativi, coordinati e supervisionati da IPRS.

Attività e obiettivi

Il progetto si è posto, in primo luogo, l’obiettivo di realizzare un intervento di sostegno all’azione socio-educativa rivolta ai giovani sottoposti a procedimento penale e alle loro famiglie dall’USSM di Bologna, ma anche quello di costituire una opportunità per il miglioramento complessivo del sistema di intervento.

Nello specifico, nell’ambito del progetto viene sviluppata una riflessione sulle strategie di intervento dell’USSM per rispondere ai bisogni dei destinatari e per attivare una rete territoriale di risorse in collaborazione con i servizi dell’Ente locale, delle ASL e del privato sociale.

Per valorizzare un modello d’intervento dinamico integrato, che persegua gli obiettivi dell’alleanza con la famiglia e il territorio, tutte le fasi di lavoro sono  condotte in modo da:

  • assicurare che l’indagine della situazione familiare e delle risorse attivabili coinvolga attivamente la famiglia, aiutandola a mettersi in “connessione” con la crisi in modo costruttivo;
  • sostenere processi di informazione e comunicazione relativamente ai diritti, ai percorsi e ai vissuti, che coinvolgano le famiglie e i minori in carico al Servizio, attraverso metodologie che utilizzino anche le opportunità offerte dai processi di comunicazione tra pari nei setting multifamiliari (in coerenza con quanto l’USSM di Bologna già realizza nell’ambito dei gruppi “In-formati in gruppo” e della sperimentazione dei gruppi multifamiliari Badaracco);
  • garantire la realizzazione concreta di piani educativi personalizzati che mettano effettivamente in circolo le risorse del sistema ai vari livelli, familiare, comunitario e territoriale;
  • permettere un’azione di monitoraggio che promuova interventi tempestivi e sinergici sui vari fronti;
  • garantire che vengano messe a sistema le informazioni relative ai PEI a tutti i livelli, quale elemento fondamentale di raccordo a carattere operativo dell’intervento e nell’ottica di una pianificazione di prestazioni e servizi finalizzate alla tutela del ragazzo che risulti pienamente rispondente al modello di lavoro di rete inter istituzionale e intersettoriale richiamato dalla Circolare.

E’ stata inoltre svolta una attività di formazione e di supervisione che ha riguardato, in particolare, i seguenti temi:

  • Minori stranieri: Aspetti giuridici e sociologici dei percorsi di integrazione
  • La mediazione penale come mezzo di risoluzione dei conflitti
  • Dipendenze e tossicodipendenze, uso ed abuso di sostanze tra i giovani
  • Psichiatria: un affondo conoscitivo sulle più diffuse patologie psichiatriche tra i giovani
  • L’urlo di Pan scuote l’adolescenza: un percorso nella psicopatologia dei giovani contemporanei
  • La direttiva sulla vittima: diritti, assistenza e protezione delle vittime
  • Come ripensare la funzione paterna: Dove si nascondono i padri?
  • L’adolescenza si è fatta lunga: ma per chi?
  • E se la sessualità fosse un gioco?
  • Schermo schermo delle mie brame: esperienza e conoscenza ai tempi dei social network

L’attività di supervisione ha riguardato non solo il vertice di ordine sociale ma anche competenze di ordine organizzativo e metodologico, in grado di ri-collocare l’intervento nel contesto più ampio dell’operatività inter-servizi, dell’azione integrata, dell’alleanza con le altre agenzie.

Approfondimenti su “MSNA – Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non acoompagnati” :

 

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