a comporre brani concepiti per questa manifestazione, perciò eseguiti in prima esecuzione assoluta.

Il tema del sacro si coniuga in termini religiosi e civili; il suo riflesso, culturale e sociale, propone la prossimità tra gli esseri umani, attraverso il rispetto e l’ascolto. Quando il suono ottuso delle armi sovrasta la sofferenza e la speranza, non si può restare indifferenti: a quel suono sordo vogliamo contrapporre un desiderio di pace espresso attraverso la musica, che racconta la bellezza e il mistero e che ribadisce l’amore per la vita e testimonia la dignità di ogni cosa che esiste.

In questo scorcio di secolo, si afferma la tendenza ad anticipare bisogni e desideri – esaltandone alcuni a dispetto di altri – probabilmente in vista di un progetto economico e così, talvolta, l’ingenuità di chi consuma si spoglia di significati: i gesti personali, le ricorrenze sociali, le campagne di solidarietà si trasformano in forme vuote e il pensiero diviene un meccanismo riflesso di adesione alle offerte commerciali.

Le riflessioni di Gindro sottolineano, al contrario, come sia invece presente e rilevante – quantomeno nell’inconscio – il desiderio del sacro, religioso o laico, individuale o sociale: si tratta di un pensiero che spinge a separare luoghi e tempi speciali dalla quotidianità ripetitiva, faticosamente popolata di invidie, rancori, ipocrisie. La riflessione su ciò che è sacro apre le porte socchiuse, risveglia le sensibilità assopite.

Per questa edizione del 2024 abbiamo scelto la settimana dedicata al Giorno della Memoria – che è sacro – e coincide anche con il Compleanno di Mozart, la cui musica straordinaria ha saputo mettere in evidenza il Sacro magistralmente.