progetto:

“PROGETTO CLAIM” – Comunità Linguistica di Apprendimento dell’Italiano Multigenerazionale

07/01/2025
07/07/2027

Linea di Finanziamento

FONDO ASILO MIGRAZIONE E INTEGRAZIONE (FAMI) 2021-2027

Obiettivo Specifico 2. Migrazione legale e Integrazione – Misura di attuazione 2.d) – Ambito di applicazione 2.h)
Intervento b) Formazione linguistica – “Servizi innovativi di formazione linguistica 2023-2026”
PROG. 471 – CUP: J89I23002970007

Descrizione progetto:

PROGETTO

CLAIM

Comunità Linguistica di Apprendimento dell’Italiano Multigenerazionale

Roma è la seconda città italiana per numero di cittadini stranieri, con oltre 356.000 immigrati, pari al 12,9% della popolazione. La loro distribuzione è concentrata soprattutto nei Municipi I, II e III, in quartieri come Testaccio, Trastevere e San Lorenzo.

Molti di essi lavorano nei settori dei servizi e del commercio, ma affrontano difficoltà significative legate alla scarsa conoscenza della lingua italiana: circa il 50% ha un livello elementare o insufficiente. Questo ostacola l’accesso all’istruzione, al lavoro, ai servizi sociali e limita le opportunità di integrazione nella comunità locale.

Il progetto CLAIM, finanziato dall’Unione Europea e dal Ministero dell’Interno nell’ambito dei Fondi FAMI, nasce per rispondere a queste esigenze attraverso il rafforzamento delle competenze civico-linguistiche e la promozione della conoscenza del contesto culturale e territoriale in cui i cittadini di Paesi Terzi risiedono. Particolare attenzione è rivolta ai soggetti più vulnerabili, spesso isolati all’interno delle proprie comunità di origine. Tale isolamento costituisce un ostacolo all’apprendimento della lingua e alla costruzione di relazioni con il tessuto sociale locale.

Per affrontare queste criticità, CLAIM propone un approccio innovativo che unisce metodologie psico-pedagogiche e processi formativi non formali, svolti in spazi comunitari come i Centri Sociali per Anziani e di Quartiere. L’obiettivo è favorire la partecipazione attiva alla vita di quartiere e promuovere la coesione sociale, valorizzando le reti territoriali e accompagnando i destinatari verso percorsi di autonomia e inclusione socio-lavorativa.

Nell’ambito delle attività curate dall’IPRS, il progetto prevede inizialmente la realizzazione di focus group con insegnanti, formatori e mediatori per l’analisi dei bisogni formativi, in collaborazione con l’Università Popolare di Roma (UPTER), da cui scaturiranno i moduli formativi da sviluppare entro il sesto mese. A partire dall’ottavo mese e fino al ventiquattresimo, saranno attivati percorsi di supporto psico-pedagogico individuale, affiancati da esperienze di formazione sul campo e momenti di confronto tra operatori per la condivisione di pratiche efficaci. Parallelamente, saranno elaborate linee guida operative basate sull’esperienza maturata, con l’obiettivo di fornire strumenti replicabili in altri contesti. Il progetto si avvale di una rete già consolidata che comprende i partner, i CSAQ, i municipi coinvolti ed il Dipartimento di Politiche sociali del Comune di Roma.

L’IPRS, con la sua esperienza nel campo dell’inclusione sociale, svolge un ruolo strategico nell’elaborazione delle componenti metodologiche e nel coordinamento delle attività, garantendo un’articolazione coerente e sostenibile dell’intervento formativo. In particolare, l’IPRS è responsabile di tre linee di azione:

  • condurre una ricognizione dei bisogni formativi dal punto di vista dell’approccio pedagogico, volto ad ottimizzare l’apprendimento della lingua italiana in presenza di vulnerabilità e finalizzato alla definizione di appositi moduli formativi;
  • all’attivazione dei corsi, IPRS predispone un servizio di accompagnamento “on the job” per insegnanti, formatori e mediatori;
  • IPRS garantisce il supporto psico-pedagogico personalizzato dei soggetti più vulnerabili.

IPRS si occuperà inoltre di realizzare una modellizzazione della sperimentazione, con la redazione di Linee-guida che saranno condivise con tutti gli stakeholder territoriali, con il proposito di incoraggiare l’adozione futura della sperimentazione e garantire sostenibilità all’intervento attuato dal progetto.

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