progetto:

PROGETTO GIANO. SERVIZI PER L’INTEGRAZIONE IN EUROPA

23/05/2017
30/12/2018

Linea di Finanziamento

Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione – A valere sul Fondo Asilo Migrazione ed Integrazione (FAMI) obiettivo specifico: 2. Integrazione/Migrazione Legale – 3.Capacity Building – lett. m) Scambio di buone pratiche. Annualità 2016-2018 – PROG-10  CUP:I89D17000050006

 

Partners

output di progetto

Descrizione progetto:

PROGETTO GIANO. SERVIZI PER L’INTEGRAZIONE IN EUROPA. RICHIEDENTI PROTEZIONE INTERNAZIONALE E IMPRENDITORI IMMIGRATI: I DUE PERCORSI DELL’INTEGRAZIONE

Il progetto è promosso dal Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione a valere sul Fondo Asilo Migrazione e Integrazione 2014-2020 – Obiettivo Specifico 2 ”Integrazione/Migrazione legale” – Obiettivo Nazionale 2.2 “Integrazione” – Avviso territoriale per la promozione del confronto tra le politiche per l’integrazione sviluppate in Italia e in altri Stati membri.

L’Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali (IPRS), in qualità di capofila, si avvale dei partners Acli COLF, Consorzio Comunità Brianza e  Refugees Welcome Italia in questo progetto della durata di circa 10 mesi a partire da maggio 2017. Per i partners internazionali gli enti sono CJD Germany, Universidad Autonoma de Barcelona e University of Manchester.

 

Obiettivi

Il progetto intende migliorare la capacità del sistema di gestire quella che rischia di essere un’emergenza sociale, ovvero l’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale, anche attraverso il rafforzamento dell’accoglienza diffusa, accoglienza familiare e l’adozione di pratiche che determinino percorsi di autonomia, di accompagnamento all’ingresso nel mercato del lavoro, di sviluppo delle competenze linguistiche. Inoltre, intende creare le condizioni per sfruttare al massimo nel nostro paese la quota riservata nella programmazione annuale dei flussi ai migranti altamente qualificati che, analogamente a quanto accade a livello comunitario, raramente viene appieno utilizzata, ovvero sviluppare la capacità di attrazione degli investimenti da parte di imprenditori non UE, in particolare nel settore agricolo.

Due sono le tipologie di beneficiari in accordo con gli obiettivi sopra descritti. I beneficiari della prima linea di progetto, quella relativa all’accoglienza dei flussi non programmati, sono i richiedenti e titolari di protezione internazionale che si trovano sui territori di Latina e Monza-Brianza, per favorire l’accoglienza dei quali verranno sperimentati modelli che coniughino accoglienza in famiglia e percorsi occupazionali sperimentali. I beneficiari della seconda linea di progetto, quella relativa all’immigrazione qualificata nel settore agricolo, sono non solo gli immigrati che intendono investire in questo specifico ambito, ma tutto il sistema agricolo sollecitato a definire linee di indirizzo sui possibili percorsi da parte del mondo agricolo di attivare investimenti e attività imprenditoriali innovative e tecnologiche da parte di non UE.

Come detto, il progetto prevede due linee di attività.

  1. A) Ambito accoglienza rifugiati e richiedenti protezione internazionale

Tre i paesi coinvolti, la Spagna, che si avvicina al contesto italiano, per caratteristiche e per problematiche sperimentate (il soggetto aderente estero individuato è l’Universidad Autonoma de Barcelona); la Germania e il Regno Unito, i cui soggetti aderenti esteri sono rispettivamente CJD e University of Manchester,  che si differenziano fortemente dal nostro paese, per tradizione, per esperienza, per pratiche accumulate e per contesti sociali: si tratta, cioè, di paesi che nel tempo sono stati capaci di garantire agli immigrati accesso ai diritti fondamentali ma anche di sviluppare sistemi di eccellenza per quanto riguarda la seconda accoglienza, in particolare l’housing, l’apprendimento linguistico, i processi di bilancio delle competenze. Per quanto riguarda gli attori italiani, la rete è composta dal Consorzio Comunità Brianza, che gestisce servizi di accoglienza integrata e orientamento lavorativo agli immigrati e fa parte della rete SPRAR; da Refugees Welcome Italia, che sta sperimentando in 5 città italiane la diffusione di esperienze di accoglienza domestica e familiare dei richiedenti asilo e rifugiati in tutta Italia; da ACLI Colf, l’Associazione professionale delle Acli che offre assistenza e consulenza a collaboratrici e collaboratori familiari. Le attività si distinguono in nazionali e transnazionali. Le prime consisteranno: 1) nell’attivazione di un tavolo di lavoro tra i partner italiani su prassi relative alle modalità di accoglienza utilizzate; 2) nell’individuazione di tre buone pratiche che siano funzionali alle caratteristiche degli interventi che i partner realizzano sui propri territori e nella sperimentazione di queste buone pratiche. Le attività transnazionali consisteranno in: a) visite conoscitive che il capofila realizzerà nei tre paesi aderenti esteri finalizzate ad acquisire elementi informativi sulle politiche in atto nel paese per migliorare l’accoglienza dei flussi emergenziali e per individuare congiuntamente ad essi ambiti, professionalità ed esperienze da coinvolgere in ciascun paese, presso cui portare per una visita conoscitiva la delegazione italiana; b) organizzazione dei momenti di scambio transnazionale e individuazione dei membri italiani da coinvolgere; c) realizzazione degli scambi transnazionali che consteranno di un momento di confronto collettivo con tutti gli attori coinvolti. Al termine delle attività progettuali verrà rilasciato un documento finale che darà conto di quanto emerso nel corso del progetto e dei risultati della sperimentazione.

 

  1. B) Ambito immigrazione qualificata

In questo ambito il progetto intende esplorare le potenzialità attrattive del settore

agricolo, sia attraverso momenti di confronto e scambio tra i soggetti aderenti nazionali, sia attraverso un momento di confronto transnazionale con enti o strutture individuate dal soggetto aderente tedesco in grado di offrire una panoramica sulla capacità del mercato del lavoro tedesco di attrarre imprenditori non UE e immigrati altamente qualificati. I soggetti aderenti italiani coinvolti sono Confagricoltura, che riconosce nell’imprenditore agricolo il protagonista della produzione e persegue lo sviluppo economico, tecnologico e sociale dell’agricoltura e delle imprese agricole, Acli-Terra Lazio, che promuove e attiva progetti e iniziative a sostegno dello sviluppo delle persone e dei territori, anche attraverso la diffusione di buone pratiche, e l’Assessorato al Lavoro della Regione Sardegna, con delega anche per l’immigrazione. Anche in questo ambito le attività avranno una proiezione nazionale e internazionale. A livello nazionale, verrà attivato un Tavolo di lavoro che si riunirà a Roma e vedrà la partecipazione dei soggetti aderenti e di altri stakeholder al fine di dare vita a una sorta di think tank che individui le possibili modalità per rendere attrattiva l’agricoltura per imprenditori non UE. Le attività transazionali prevedranno il viaggio di una delegazione italiana in Germania, composta da una decina di persone, che incontrerà stakeholder locali per lo scambio su pratiche di attrazione di immigrazione qualificata e di investimenti non UE in ambito agricolo. Sulla base di quanto emerso nel corso delle riunioni del Tavolo a livello nazionale, e degli incontri transnazionali verrà redatto un documento di indirizzo sui possibili percorsi da parte del mondo agricolo di attivare investimenti e attività imprenditoriali innovative e tecnologiche da parte di non UE.

Chiuderà il progetto una conferenza finale, che si terrà a Roma, nel corso della quale si darà conto di quanto emerso nel corso del progetto e dei risultati ottenuti (buone pratiche individuate, sperimentazione, apporti integrativi per una loro definitiva messa a regime) e verrà distribuita sia una pubblicazione relativa alla sperimentazione nel settore dell’accoglienza dei rifugiati e richiedenti protezione internazionale, sia il documento di indirizzo per l’immigrazione qualificata in agricoltura. A tale conferenza saranno invitati, accanto ai referenti italiani ed esteri coinvolti nel progetto, rappresentanti del mondo istituzionale, datoriale, sindacale, associativo.

Nella logica dello scambio di buone pratiche all’interno del quale questo progetto si iscrive, il progetto, per quanto riguarda l’Accoglienza dei richiedenti e titolari di protezione internazionale, determinerà nel network italiano la diffusione di maggiori conoscenze riguardo l’utilizzo di pratiche operative funzionali ai bisogni di integrazione e di autonomia dei richiedenti protezione internazionale, attiverà reti collaborative territoriali che determineranno un aumento del capitale sociale dei richiedenti protezione internazionale, favorirà il loro ingresso nei sistemi locali di lavoro, sosterrà percorsi di autonomia:  complessivamente, il progetto porterà a migliorare la qualità dei sistemi e delle procedure dell’accoglienza, favorendo modalità condivise e partecipate di governo, anche in relazione al sistema di welfare e alle opportunità di sviluppo locale.

Per quanto riguarda l’immigrazione qualificata, il progetto determinerà una maggiore conoscenza delle potenzialità attrattive che il settore agricolo, individuato negli ultimi anni come uno dei volani potenziali di una crescita sostenibile dell’economia italiana, specie in alcuni territori, può esercitare nei confronti di un’immigrazione qualificata e di possibili investimenti da parte di imprenditori non UE che, con le caratteristiche di innovatività e tecnologizzazione, il recente decreto flussi auspica possano interessare l’economia del nostro paese. Inoltre, i contenuti del relativo documento di policy che verrà elaborato contribuiranno a definire meglio gli indirizzi programmatici, la governance del settore e numeri e ruoli della nuova programmazione dei flussi.

 


1 Tavolo di Lavoro

29 gennaio 2018 dalle ore 10.00 alle ore 14.00 presso l’I.P.R.S. sito in Passeggiata di Ripetta 11, 00186 Roma.

Tra i temi che verranno affrontati nella giornata:

  • Progettare l’accoglienza diffusa e valutarne gli impatti.
  • Preparare i contesti territoriali: strategie di sensibilizzazione e comunicazione alla cittadinanza, come garantire la coesione sociale.
  • Modalità di presa in carico multidisciplinare nei progetti di accoglienza diffusa, con un riguardo particolare agli aspetti psicologici e psico-sociali: valutazione delle competenze necessarie, delle modalità di lavoro, dei punti di forza e di fragilità rispetto all’accompagnamento al benessere psico-sociale e all’autonomia.
  • Accoglienza in famiglia: comparazione delle esperienze realizzate a livello nazionale (nell’ambito dello Sprar e nel post Sprar) confronto tra metodi e strumenti di lavoro, valutazione di potenzialità, punti di forza e debolezza, con valutazione dell’efficacia nei percorsi di sostegno all’autonomia.

Il Tavolo di lavoro, che ha come obiettivo finale quello di produrre Linee guida da consegnare al Ministero dell’Interno grazie alle evidenze raccolte dai partner di progetto, verrà riunito tre volte entro il mese di maggio 2018.

 


2 Tavolo di Lavoro

6 marzo 2018 dalle ore 10.00 alle ore 14.00 presso l’I.P.R.S. sito in Passeggiata di Ripetta 11, 00186 Roma

Martedì 6 Marzo, si svolgerà il secondo incontro del tavolo di lavoro  del progetto Giano sullo scambio di buone pratiche sull’accoglienza diffusa e l’accoglienza in famiglia .

L’incontro, che ha l’obiettivo  di raccogliere tutti gli elementi  relativi all’accoglienza diffusa e all’accoglienza in famiglia che ci consentiranno di avviare la redazione delle linee guida da sottoporre al Ministero dell’Interno e agli altri stakeholders, parteciperanno i comuni  di RomaBari, Macerata, Palermo, Fermo, Desio, oltre tutti i partner di progetto.

 


 

3 Tavolo di Lavoro – Ultimo Incontro

18 maggio 2018, dalle ore 10.30 alle ore 16.00 presso la sala conferenze dell’IPRS sito in Passeggiata di Ripetta 11, 00186 Roma.

Venerdì 18 maggio, si svolgerà il terzo ed ultimo incontro del tavolo nazionale di lavoro del Progetto Giano sui servizi per l’integrazione in Europa.

L’incontro riveste una particolare importanza poichè sulla base delle indicazioni emerse dal lavoro svolto, si tracceranno le conclusioni che costituiranno una parte essenziale dei risultati del progetto.

 


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