progetto:

Servizio di sostegno ai Consigli Territoriali per l’Immigrazione

01/10/2014
30/06/2015

Linea di Finanziamento

Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione – Direzione Centrale per le Politiche dell’Immigrazione e dell’Asilo – Fondo Europeo per l’Integrazione dei Cittadini di Paesi Terzi 2007-2013

Partners

Team Members

Descrizione progetto:

Servizio di sostegno ai Consigli Territoriali per l’immigrazione nell’attività di monitoraggio delle politiche migratorie e dei processi di integrazione a livello territoriale

Il progetto si è proposto di individuare una modalità operativa comune per la raccolta e l’analisi di dati correlata alla attività di monitoraggio del fenomeno migratorio svolta dai Consigli Territoriali per l’Immigrazione, partendo da una dettagliata analisi del potenziale conoscitivo disponibile presso numerose fonti di livello nazionale (le amministrazioni centrali, quali Ministero delle Finanze, INPS, Ministero del Lavoro, MIUR, per citare le principali) o di livello locale (Centri per l’impiego, Comuni, ASL, ecc).

Contesto

L’art. 3 comma 6 del D. Lgs. 286/98 ha istituito presso le Prefetture i Consigli Territoriali per l’Immigrazione, quali organismi di coordinamento e monitoraggio delle politiche migratorie e dei processi di integrazione a livello territoriale.

Presieduti dai Prefetti e coordinati da un referente prefettizio che organizza e promuove le attività, i CC.TT.II. sono integrati da un’ampia rete di attori che, così come previsto dalla legge, può essere ampliata, sulla base degli argomenti trattati, sino ad includere, per specifiche finalità conoscitive, altre realtà territoriali.

Questa composizione allargata rende il C.T.I. non solo un osservatorio naturale per la raccolta di informazioni utili a conoscere le dinamiche territoriali del fenomeno migratorio, sia per il Ministero dell’Interno, sia per le diverse amministrazioni centrali, sia per la rete degli attori in esso rappresentati, ma anche una specifica antenna per cogliere l’andamento dell’interazione tra cittadini stranieri e cittadini autoctoni, o tra cittadini stranieri e servizi.

Non a caso, nel Primo Rapporto sull’attività dei Consigli Territoriali si sottolineava l’importanza della funzione programmatrice del C.T.I. rispetto alle politiche di integrazione sociale e culturale dei migranti, frutto della collaborazione interistituzionale fra diversi soggetti, pubblici e privati, presenti nel territorio.

Del resto, in virtù di quel processo di devoluzione verso il basso delle competenze locali in materia di immigrazione, che ha portato ad un coinvolgimento sempre più diretto e partecipativo delle autorità locali nel monitoraggio e nell’individuazione di adeguate strategie per la gestione del fenomeno migratorio, ogni contesto locale rappresenta ormai un vero e proprio laboratorio decisionale e conoscitivo, dove sono gli stessi attori a stabilire, al di là di norme generali che regolano ambiti e competenze, modelli organizzativi e modalità lavorative.

Così, gli stessi Consigli Territoriali, in quanto vera e propria arena di policy, al di là dei compiti e delle funzioni di carattere generale regolati dalla normativa, si trovano a sviluppare competenze tecnico-operative per l’interpretazione dei fabbisogni locali e per la programmazione degli interventi calibrate sulla dimensione locale, le quali danno vita a modalità operative e ad assetti istituzionali diversi.

Non appare perciò del tutto innaturale chiedersi come tali organismi funzionino e operino, quali attività realizzino, quali siano le problematiche che incontrano, in particolare per quanto riguarda il rapporto e il coordinamento dei vari attori in essa presenti e come possano essere meglio utilizzati per leggere l’integrazione dei cittadini stranieri nei contesti locali; il tutto in un’ottica comparata volta a cogliere le specificità dei territori ma anche le linee di tendenza generale. In questa ottica è nato il presente progetto che, grazie alle interviste in profondità realizzate con tutti i 105 referenti  dei Consigli territoriali, ha consentito di realizzare una mappatura ragionata delle modalità di lavoro, di individuare le buone pratiche adottate, di individuare strade volte al rafforzamento della funzione strategica che la legge ha previsto per questi organi di governo locale.

 Obiettivi

I principali obiettivi del progetto sono stati:

  • incrementare l’efficacia dell’azione di monitoraggio dei Consigli Territoriali attraverso un nuovo strumento ed una nuova metodologia di rilevazione che possano favorire una ricognizione dei dati utili alla comprensione dei fabbisogni di integrazione a livello locale;
  • fornire ai CC.TT.II. strumenti e metodologie adeguate a coniugare la conoscenza dei fabbisogni di integrazione con la funzione di coordinamento e di indirizzo degli interventi sul territorio e sostenerli nell’attività di monitoraggio e di rilevazione del fenomeno migratorio a livello locale;
  • valorizzare il ruolo di osservatorio privilegiato e di governo delle dinamiche territoriali ricoperto dai CC.TT.II. ;
  • identificare e condividere indicatori sintetici di integrazione;
  • implementare la comprensione dei processi di integrazione per l’elaborazione di politiche territoriali;
  • raccogliere dati comparabili che consentano di determinare il quadro dell’integrazione a livello locale e un confronto tra le differenti realtà territoriali;
  • produrre una reportistica completa ed esauriente sul tema dell’integrazione dei cittadini di paesi terzi.

 

 

 

 

 

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