“Un insegnante quasi perfetto” – Un testo di Filippo Pergola

Quale via d’uscita per l’ insegnante di fronte alle tante impasse con l’allievo, la classe, i genitori, l’istituzione? Siamo di fronte ad un bivio: incontrare quegli sguardi o guardare la parete di fondo dell’aula?

Il rapporto con l’allievo è affettivo prima che intellettivo e per raggiungere i risultati sperati è indispensabile che il docente comprenda ciò che si agita sia nella propria mente sia in quella dell’altro. Purtroppo, però, non sempre è facile. La comunicazione può essere disturbata e la relazione non funzionare. Come può uscirne?

Occorre che l’ insegnante si ascolti nella relazione. Solo così potrà arrivare a una nuova, sinfonica visione, per percepire, attraverso il prisma del gruppo, tutte le frequenze d’onda dei messaggi inconsci che compongono i rapporti umani.

Dovrà crearsi uno spazio per pensare i pensieri e gli affetti, togliere gli scheletri dall’armadio, integrare le zone d’ombra, intuire nuovi significati e collegamenti.

Conosciuto se stesso, l’ insegnante potrà contribuire a “metabolizzare” quei contenuti mentali che hanno creato smarrimento e blocco negli allievi (o in se stesso, per burnout ).

Educare è cosa di cuore: non esistono ricette preconfezionate, ma occorre, soprattutto per i BES, camminare nelle scarpe dell’altro e compiere interventi su misura. Gli insegnanti si ritrovano allievi ammalati del “troppo pieno”, annoiati e anestetizzati. Alcune madri sembrano incapaci di alfabetizzare alle emozioni, offrendo stabilità, mentre alcuni padri appaiono incapaci di conferire riconoscimento e d’indicare strade, aprendo all’autonomia.

Rimane l’insegnante: a “servire il pranzo” con simpatia, a seminare il campo con autorevolezza, a divenire quel nuovo eroe atteso dagli allievi, in grado di provocarli a progettarsi, a essere in piedi pronti all’azione, riaccendendo desiderio e speranza.

 

 Filippo Pergola è psicoterapeuta analista individuale e di gruppo, presidente dell’Associazione di Psicoanalisi della Relazione Educativa APRE, docente di Psicologia dello Sviluppo all’Università di Roma Tor Vergata, direttore de International Journal of Psychoanalysis and Education e della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia “Ianus”. Tra le numerose pubblicazioni si segnalano: In attesa del padre (MaGi) e Alla ricerca delle in-formazioni perdute (FrancoAngeli).

Il volume è stato presentato Venerdì 16 dicembre 2016 presso la nostra sede