I gruppi multifamiliari Badaracco contro la dispersione scolastica

L’abbandono scolastico spesso rappresenta l’epifenomeno di molteplici ambiti o elementi di difficoltà che rendono complicato il rapporto di molti ragazzi con lo studio e con la scuola.

Il contrasto rispetto a tale fenomeno non può che realizzarsi attraverso l’alleanza di tutte le agenzie educative responsabili della tutela e della educazione dei bambini e dei ragazzi.

A Catania, dopo il successo della sperimentazione avvenuta lo scorso anno scolastico, nell’ambito del Progetto “Una piazza perché nessuno si perda”, prosegue l’esperienza dei gruppi Multifamiliari Badaracco, quale modello di intervento per la ricerca di una maggiore alleanza nel rapporto tra scuola e famiglia nel contrasto alla dispersione ed alla evasione scolastica.

Il rapporto tra la scuola e la famiglia può essere definito come una relazione di corresponsabilità rispetto al raggiungimento di obiettivi di tipo educativo. La scuola e la famiglia sono due agenzie educative, una “naturale” e una “sociale”, con competenze e finalità diverse, ma con ruoli complementari. Perché un rapporto proficuo tra la scuola e la famiglia possa instaurarsi, gli attori della collaborazione devono poter arrivare nel tempo ad una condivisione dei punti di vista, degli obiettivi dei diversi interventi realizzabili, degli strumenti adottabili, delle possibili azioni nei momenti di fragilità.

I gruppi multifamiliari Badaracco rappresentano il modello attraverso il quale si intende perseguire una maggiore alleanza tra la scuola e le famiglie.

La teorizzazione concernente il Gruppo Multifamiliare rimanda all’esperienza pluridecennale svolta in Argentina da Jorge G. Badaracco il quale, prendendo in considerazione la psicanalisi di gruppo, la terapia familiare e i costrutti teorici da esse derivanti, ha sperimentato all’interno di un contesto psichiatrico l’utilizzo del dispositivo gruppale multifamiliare che ha visto la presenza al suo interno di pazienti, loro nuclei familiari, operatori.

Secondo quest’impostazione, il contesto multifamiliare crea un ambiente dove è possibile sperimentare le dinamiche psicologiche della famiglia di origine, offrendo la possibilità di riattualizzarle e ripeterle in nuove forme e con nuovi personaggi nell’esperienza del gruppo. La possibilità di ritrovarsi con altre famiglie che hanno situazioni simili e difficoltà simili permette la mobilitazione di emozioni che sono state spesso vissute in solitudine e che ora possono rispecchiarsi nella relazione con altri, favorendo una possibile e nuova modalità relazionale.

E tutto ciò è proprio quanto avvenuto lo scorso anno scolastico nel gruppo multifamiliare realizzato con i ragazzi e le famiglie dell’Istituto comprensivo “Coppola” di Catania.

Nel gruppo multifamiliare le famiglie hanno trovato uno spazio in cui poter esprimere le proprie emozioni rispetto alle difficoltà dei propri figli con la scuola, all’immagine del ragazzo che ne è deriva, alla percezione di figura genitoriale che è sentita fallimentare; Ancora, hanno avuto uno spazio in cui sentirsi partecipi del progetto educativo rivolto al proprio figlio e potuto attivare le proprie risorse nel sostenere un cambiamento possibile per il ragazzo e soprattutto, grazie alla presenza di più famiglie, sono stati condivisi strumenti ed atteggiamenti utili per garantire al minore a casa in un clima accogliente.

I ragazzi hanno avuto la possibilità di confrontarsi con il proprio nucleo familiare in una situazione in cui la presenza di altri minori e di altri genitori ha offerto un’occasione nuova di dialogo; Hanno potuto esprimere ed elaborare il livello di conflittualità vissuto all’interno del nucleo familiare, i vissuti di colpa, di temuta espulsione, di vergogna “profonda” di percorrere una strada che allontana dalla scuola; hanno avuto la possibilità di avanzare proposte per una “buona scuola”, hanno “scoperto” di avere genitori che sono stati anch’essi studenti, proprio con i loro stessi problemi.

La scuola si è sentita e soprattutto si è mostrata più “vicina”, una vera alleata agli occhi delle famiglie, una grande risorsa ed un grande servizio.

L’uso del gruppo multifamiliare è stato trasferito all’interno del Sistema scolastico dall’Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali, partner del progetto, secondo cui il valore fondamentale dei gruppi multifamiliari Badaracco è racchiuso nella realizzazione di un gruppo di scambio tra più nuclei familiari, dedicato ad affrontare il disagio sociale che genera l’abbandono scolastico, attraverso livelli di comunicazione intergenerazionale, intragenerazionale ed interfamiliare.

La diffusione dell’uso dei gruppi multifamiliari è avvenuta e continua ad avvenire in numerosi contesti sociali ed educativi. E’ possibile infatti mantenere i principi basilari di strutturazione e conduzione del gruppo, togliendo però al gruppo la finalità strettamente psicoterapeutica in vista di una finalità ampiamente terapeutica (ovvero di crescita e supporto). Il suo utilizzo implica comunque la conoscenza di alcuni concetti di carattere psicologico che però, oltre a far parte del bagaglio formativo degli insegnanti, sono anche entrati nel linguaggio e nella conoscenza di base comune e trasversale a molte discipline, ampiamente utilizzati nel linguaggio quotidiano.

Quest’anno scolastico, proprio in questi giorni, a Catania, è in calendario l’avvio di tre nuovi gruppi Multifamiliari Badaracco, due per gli studenti e per le famiglie degli dell’Istituto comprensivo “Coppola” ed uno per gli studenti e per le famiglie dell’Istituto comprensivo “Caronda”.