L’Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali – IPRS ETS, con la collaborazione della Fondazione Nazionale Assistenti Sociali, ha inteso organizzare un incontro per condividere le principali riflessioni relativamente alla “Riforma Cartabia” che dovrebbe condurre alla nascita del Tribunale della Famiglia (e alla scomparsa degli attuali tribunali per i minorenni), in ragione propriamente dell’importanza che tale tema riveste e delle molteplici implicazioni che sottende.

Gli ultimi anni hanno riproposto con forza, sicuramente mediatica, il tema dell’infanzia e dell’adolescenza: ragioni di preoccupazione hanno riguardato lo stravolgimento delle modalità relazionali in parte dovute ad una vita sempre più segnata dalla connettività e dai social e in parte dalla pandemia; l’acuirsi di comportamenti violenti e antisociali; l’aumento di forme di violenze estreme sui bambini e più in generale violenze intra familiari. In questo scenario già complesso si colloca lo sforzo di ripensare gli strumenti di tutela dei minorenni e delle loro famiglie: ripensamento mosso, certo, da un senso di insoddisfazione che giustamente anima chi lavora su temi tanto complessi ma che, forse, va anche posto in relazione a non pochi eventi mediatici i quali, come si diceva, hanno portato ad un aumento di diffidenza nei confronti dei servizi per l’infanzia e della funzione di assistenti sociali, delle case famiglie e persino dei Tribunali per i minorenni.

Oggi, pertanto, la domanda che ci poniamo riguarda l’opportunità di comprendere se con la riforma dobbiamo attenderci un riassetto complessivo del sistema, delle prassi di lavoro e, soprattutto, dei valori in gioco oltre, chiaramente, alle modalità con cui si guarda al minorenne e alla famiglia. L’interesse superiore della persona di minore età rappresenta, infatti, una questione troppo seria e troppo complessa perché operatori attenti e sensibili non sentano di doversi porre tali domande e dover cercare risposte per interpretare al meglio lo spirito della riforma, nella volontà di accompagnare i cambiamenti richiesti sempre diretti a garantire e rafforzare i diritti dei minorenni.

Nell’ambito di una tavola rotonda moderata da Raffaele Bracalenti, Presidente IPRS, ne discutono:

Silvana Mordeglia, Presidente della Fondazione Nazionale Assistenti Sociali

Orietta Rachele Grazioli, Docente di Diritto canonico e comparato della famiglia

Isabella Mastropasqua, Assistente Sociale, già dirigente Ufficio II – Dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità

Vincenza Rando, Senatrice

Lidia Salerno, Presidente del Tribunale per i Minorenni di Roma

Antonella Troisi, Giudice presso il Tribunale per i Minorenni di Salerno

L’incontro è in fase di accreditamento CNOAS