Il percorso risponde a due finalità formative principali: l’enunciazione teorico-pratica del principio di “multiversità” e l’impegno per i diritti fondamentali delle persone con fragilità.

Il tema della “multiversità”, mutuato dalla fisica, sarà proposto nelle pratiche interattive del workshop introduttivo, condotto con modalità di gruppo-training.

Non è la prima volta che le scienze psicosociali mutuano dalla fisica concetti e linguaggi. È stato così per “resilienza”, termine proveniente dalla fisica meccanica, per “punto critico” (nei sistemi cooperativi umani), mutuato dalla fisica statistica, ed è così anche per “multiversità”. Dal concetto di multiverso, che sta a significare la coesistenza di universi paralleli, il logos della multiversità, nelle scienze psicosociali, sta a definire la “coesistenza di infiniti mondi possibili”, tutti di pari dignità e tra loro comunicanti, all’interno di un sistema che fa della complessità la sua principale caratteristica.

I diritti delle persone con fragilità verranno affrontati con eventi seminariali dedicati a due temi fondamentali: l’occupazione lavorativa e l’abitare inclusivo. Le tematiche saranno trattate non solo nell’ottica di una accelerazione dei processi di deistituzionalizzazione ma soprattutto secondo nuove prospettive fondate sulla sperimentazione  di forme innovative di tutoraggio e coaching per l’autonomia lavorativa e sulla creazione di nuove realtà residenziali finalizzate all’abitare solidale.

Il percorso, a carattere squisitamente esperienziale, viene presentato come “flipped oriented” (cioè organizzato secondo modalità di flipped learning) e sarà incentrato sulle pratiche attive del gruppo dei partecipanti che acquisiranno i concetti teorici in outdoor. I relatori, principali esperti del settore a livello nazionale, si confronteranno con i “discussant” che, in quanto referenti istituzionali impegnati e attivi nel campo, animeranno la discussione sottoponendo al successivo lavoro del gruppo le criticità emerse durante la riflessione.